La montagna simbolo degli Ecrins, coi suoi 4102m e il suo enorme ghiacciaio svetta in mezzo alle altre cime del gruppo ed è una delle mete più ambite del massiccio. Affiancata dal più semplice Dome de Neige, alto 4015m, la “Barre” è una vetta caratterizzata da una prima parte facile ma da un finale decisamwente tecnico e per niente banale.
La consigliamo agli appassionati delle grandi salite in quota che, sebbene non presentino difficoltà tecniche elevatissime, richiedono una grande dimestichezza con picca e ramponi.
Programma:
• 1° giorno: Partenza da Prè de Madame Carle a quota 1874, dove termina la strada che sale da Ailefroide, alla base dei valloni che scendono rispettivamente dal Glacier Noir e dal Glacier Blanc. Si prende il comodo e super frequentato sentiero che sale al Refuge du Glacier Blanc, meta di molti escursionisti che vogliono ammirare la lingua del ghiacciaio. Lo si raggiunge in circa 2 ore di cammino e, dopo una breve sosta, si prosegue, ora su sentiero meno evidente, verso la morena del Glacier Blanc. La si percorre quasi tutta e, a quota 2800 circa, si scende finalmente sul ghiacciaio per percorrerlo lungo un enorme altopiano glaciale fino alla base della salita che porta al Refuge des Ecrins, nostra meta del primo giorno. Il pernottamento avviene in questo rifugio, vero balcone sul Dome de Neige e sulla Barre des Ecrins.
• 2° giorno: Alla luce delle frontali si scende dal rifugio fin sul Glacier Blanc lungo un breve tratto di pietraia. Successivamente si inizia a percorrere il lungo pianoro glaciale che porta alla base della salita che conduce prima al Dome de Neige e quindi alla Barre des Ecrins. Alla fine del piano, superato il bivio che porta verso Roche Faurio, si piega a sinistra in direzione di una evidente rampa contornata da due grosse barriere di seracchi. Sotto una di queste si passa, velocemente, per portarsi al centro della rampa che poi viene seguita fino a dove il ghiacciaio si allarga di nuovo. E’ questo uno dei punti più delicati per la probabile caduta di seracchi dall’alto e occorre passare in fretta. Successivamente si può tirare il fiato e si sale dolcemente fino a una nuova impennata, in corrispondenza dell’inizio del lungo traverso che porta alla calotta del Dome. Si traversa verso destra lungamente per portarsi alla base della piccola rampa ripida che da l’accesso alla sommità del Dome de Neige, a 4015m. Dalla sella tra il Dome e la Barre inizia il tratto più impegnativo della salita alla Barre des Ecrins. Anche se si tratta di soli 100m di dislivello la cresta rocciosa che conduce in vetta presenta una discreta esposizione e spesso occorre muoversi con attenzione a causa delle altre cordate presenti in salita e in discesa. La presenza di neve fresca può renderla leggermente più impegnativa, pur restando nel complesso un itinerario non difficile. Dalla vetta si scende lungo lo stesso itinerario e, una volta alla base del ghiacciaio, la lunga discesa fino a Prè de Madame Carle… ma ormai senza alcuna fretta e con tutto il pomeriggio a disposizione.
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