Il Cervino è, in assoluto, una montagna da non mancare! Lunga, ripida, impegnativa e faticosa, la salita alla vetta di questa stupenda montagna rappresenta la Storia dell’Alpinismo. Numerose sono le corde fisse che aiutano la progressione, ma la soddisfazione di abbracciare la croce della cima è assoluta, e per niente sminuita dai tratti attrezzati. Per i più preparati proponiamo una via di salita alternativa, nel cuore della parete sud: la cresta DeAmicis.

Programma:

• 1° giorno: ritrovo a Cervinia, preparazione del materiale e salita alla Capanna Carrel, 3835m; l’ascensione alla Capanna –non è infatti una semplice camminata!- rappresenta degnamente una buona introduzione alla salita del Cervino; difficoltà di orientamento, esposizione e fatica, queste sono le caratteristiche di questa prima giornayta. Nell’ultima parte della salita si incontreranno le prime corde fisse, grazie alle quali si raggiunge la base della Grande Tour, dove si trova il rifugio.

• 2° giorno: si comincia subito con la famosa “corda della sveglia”, grazie alla quale si cominciano a superare le prime e notevoli difficoltà della salita. La prima parte della salita evita la Grande Tour sulla destra e, tornati in cresta a monte di essa, la si percorre evitando alcuni tratti più impegnativi sulla destra (versante italiano). Superato il Linceul –ripido nevaio posto sempre sul versante sud, si ritorna sul filo di cresta, per raggiungere la cima del Pic Tyndall, a 4241m di quota. Attraversato questo grande spallone si attacca l’ultima parte della salita, ancora ripida e faticosa, che ci conduce sulla vetta italiana, a 4476 m. Da qui si scende all’intaglio successivo per risalire e guadagnare così la cima più elevata, a 4478m. La discesa, più facile ma per nulla banale, si svolge sulla via normale svizzera, lungo la cresta dell’ Hörnli.

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