Una grande classica degli Ecrins e a ragione considerata una
delle salite più belle e complete del massiccio.
Nonostante la vetta principale del Pelvoux sfiori senza raggiungere
per pochi metri i fatidici “4000” si tratta di
una montagna ben più selvaggia e impegnativa di tante
altre che invece li raggiungono.
Un itinerario articolato e affascinante,con un mix di panorami
che solo gli Ecrins possono offrire; il canale Coolidge,il
ghiacciaio sommitale del Pelvoux e la discesa sul tormentato
ghiacciaio “Des Violettes” sono solo alcuni dei
punti chiave di questa traversata.
Una salita fortemente consigliata agli appassionati dell’alpinismo
classico e selvaggio, lontano dall’affollamento dei
massicci del Bianco e del Rosa, immersi nell’atmosfera
solitaria e severa degli Ecrins di cui il Pelvoux è
da sempre un simbolo!
Difficoltà: PD+
Tempo necessario: 2 giorni
Periodo: Giugno-settembre
Programma:
• 1° giorno: Si parte da Ailefroide a 1500m
di quota e ci si incammina lungo il comodo sentiero che porta
al Refuge du Pelvoux,a 2700m.
Il rifugio è situato sul versante Sud dei contrafforti
del Pelvoux,in posizione panoramica e dominante su tutto il
bacino del Selè.
Una salita con un discreto sviluppo ma assolutamente senza
difficoltà.
Milleduecento metri di dislivello da salire senza fretta,
per abituarsi alla quota e godere del bellissimo panorama
circostante.
Al rifugio si arriva nel pomeriggio e qui si pernotta prima
della traversata.
• 2° giorno: Sveglia presto per la traversata
e intorno alle 3…pronti via!
Subito una ripida morena alla luci delle frontali permette
di prendere quota e un giusto ritmo.
Alla fine della morena un veloce attraversamento di un canale
detritico immette su dei nevai ripidi e quindi su una nuova
morena che precede la Bosse de Sialouze.
Un ampio ripiano nevoso(non sempre) a 3200m circa che da l’accesso
al ghiacciaio Coolidge col rispettivo canale.
L’alba dalla Bosse de Sialouze è difficile da
descrivere…!
Successivamente si comincia a risalire il ripiano glaciale
che sempre più ripido si trasforma nel famoso Couloir
Coolidge.
Lo si risale su neve in tutta la sua lunghezza e nel tratto
finale la pendenza raggiunge i 40°.
Usciti dal canale a quota 3800 circa si è sul ghiacciaio
sommitale del Pelvoux; la Pointe Durand e la Pointe Puiseux
sono lì a portata di mano.
Un’ ultimo strappo e si arriva sulla Pointe Puiseux
e da qui, possibilità di traversare alla Pointe Durand
prima di iniziare la lunga discesa in traversata.
Occorrono dalle 4 alle 6 ore per raggiungere questo punto
dal Rifugio.
Dalla vetta si ridiscende sul ghiacciaio sottostante e inizia
la traversata del ghiaccio des Violettes.
Passando sotto la Pointe Durand e il Petit Pelvoux si accede
alla ripida rampa che scende verso la base del ghiacciaio.
Una volta giunti in prossimità di un restringimento
e una curva a destra del ghiacciaio lo si abbandona per continuare
la discesa su roccette e delicate con qualche corda doppia
nei pezzi più ripidi.
Un tratto delicato e da conoscere bene.
Successivamente si rimette piede sul ghiacciaio per attraversarlo
alla base del Couloir Chaud… ma bisognerà farlo
di corsa per le frequenti scariche!
Riguadagnato un ripiano morenico con un altro paio di calate
si raggiungono le ripide morene che con sentiero ben evidente
scendono verso la “cengia d’Ailefroide”.
L’ultima difficoltà prima dell’abitato,
uno stretto corridoio a picco sulle alte pareti di roccia
di Ailefroide ma con una buona traccia e qualche divertente
passaggio di roccia.
Al termine della cengia… siamo di nuovo al punto dove
tutto è cominciato il giorno prima.
Per
ulteriori informazioni o per programmare la salita contattateci
direttamente, vi forniremo tutto il materiale informativo
necessario e vi consiglieremo il modo migliore per avvicinarsi
a questo genere di salite.
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